Autore della silloge “La voce del silenzio “
– Da dove nasce la tua ispirazione?
Sono una persona che si ascolta molto ed empatico verso un inconscio collettivo, per questo impiego gran parte del mio tempo nella scrittura e lo studio.
– Come nascono le tue poesie?
Spesso per un’esigenza di liberazione emotiva, a volte solo per creatività.
– com’è nato il tuo libro?
Oramai ne ho scritti quattro la scrittura sta diventando una passione conclamata.
– Quanto contano le tue radici in quello che scrivi?
Molto ho alle spalle un vissuto impegnativo, la mia sensibilità è l’essenza per i miei scritti.
– Cosa vuoi comunicare con il tuo libro?
Chi sono attraverso la lirica che a mio avviso può superare la filosofia, nel bisogno di comunicare i miei paesaggi interiori.
– Perché i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?
Credo che attraverso la mia introspezione ed analisi il lettore si possa rivedere e sentirsi trasportato in prima persona.
– Di cosa tratta il libro che hai pubblicato con Atile Edizioni?
È molto incentrato sull’ascolto di se, nelle relazioni sulle alterazioni che esse creano, alla bellezza estesa come risoluzione di un esistenza, alla passione o alla delusione di un gioia, a quanto sia legato il dolore per saper amare.
– Oltre a scrivere, ti dedichi ad altre arti?
Si dipingo.
– Quali sono per te le influenze reciproche fra letteratura e vita?
Sono strettamente correlate, una risponde all’altra, la conoscenza letteraria può essere una stampella un via per un abito di vita.
– Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
Si “L’insostenibile leggerezza dell’essere “ di Milan Kundera.
Grazie a Marco Sommacal