L’ORTO KM ZERO SULL’ISOLA DI VULCANO
di Martina Paolantoni
Quella che vogliamo raccontarvi oggi è la storia di Marco, ormeggiatore dell’Isola di Vulcano animato dall’amore e del rispetto per la natura, che ha dato vita ad un orto biologico a km zero!
Vulcano un atollo dell’arcipelago delle Isole Eolie, luoghi magici delle nostre radici consacrate da Omero.
Più vicina alla Sicilia, Vulcano è sicuramente la più calda con i suoi quattro vulcani dai quali in passato uscivano suggestivi fumi, geyser e lava scintillante, dando vita a molte leggende.
Si narra, addirittura, che scagliato in Sicilia dalla madre per la sua bruttezza, il dio del fuoco Efesto (Vulcanus per i latini) collocò la sua fucina nel cuore dell’isola, dove forgiò l’armatura di Achille e persino le saette di Zeus.
Visitai la prima volta questi luoghi più di vent’anni or sono. Ricordo la bellezza disarmante del paesaggio naturale, ricordo le difficoltà a trovare l’acqua nei periodi più aridi. Questo non ha fermato Marco ormeggiatore del porto di levante. Scegliendo di non incastrare la sua vita nel lavoro che il destino riserva ad un abitante dell’isola, il mare, sceglie di seguire di una vocazione mai abbandonata: l’agricoltura.
Con spudorato coraggio Marco conduce la coltivazione fuori dalla “zona di comfort”. Preferisce imbattersi nelle problematiche più profonde della natura in un suolo vulcanico e minerale.
La sua avventura inizia un paio di anni fa. Insieme alla sua compagna Adriana prende in affido un piccolo appezzamento abbandonato sui dolci pendii tra il porto di Ponente e Levante.
Per preparare il terreno scava ben cinque metri sotto terra per ripulirlo, drenarlo e concimarlo in modo naturale. Una volta pronto il campo, inizia la sua piantagione. Come gli antichi marinai si orientavano con le marea e le stelle, inizia a seguire la Luna crescente e i cicli della semina.
Sfruttando un terruar unico e l’elevata umidità notturna anche nei periodi estivi, in breve raccoglie i preziosi gioielli della terra: odorose erbe aromatiche, pomodori, zucchine crescono rigogliose, insieme a meravigliosi capperi ed altre verdure biologiche.
Oggi quello di Marco ed Adriana è un esempio di coltivazione km zero, sana e sostenibile. Produce un raccolto con cui riforniscono gli abitanti dell’isola e quest’anno il loro giardino si arricchisce di simpatiche galline bianche, allevate a terra.
Nel racconto dell’orto sull’isola di Efeso la realtà si fonde con la fantasia, per non cadere lontano dal mito. Ben immaginiamo Marco come e uno dei compagni di Ulisse; sceso dalla nave, rimasto incantato dal paesaggio di Vulcano, stabilito qui coltivando un orticello e legandosi a una bellissima fanciulla greca. Proprio come l’incontro narrato da Virgilio tra l’Enea giunto sull’isola dei giganti invece di Polifemo si imbatte nel pastore e nella sua famiglia.
E chissà che non sia stato proprio così; e che un “marinaio-agricoltore” ed una ragazza ellenica, antenati dei giovani Marco ed Adriana, non siano veramente stati protagonisti della Storia…